Un Ananas da 7.000 euro
L'ananas, un tempo emblema di opulenza e distinzione, racconta una storia affascinante che si intreccia con la trama del lusso e del prestigio sociale.
Originario delle rigogliose foreste tra i fiumi Paraná e Paraguay in Sud America, questo frutto esotico fece il suo debutto in Europa grazie a Cristoforo Colombo nel 1496, scatenando un'onda di fascino per il suo gusto inebriante e la sua estetica singolare.
La sua introduzione segnò l'inizio di un'era in cui l'ananas divenne il simbolo per eccellenza del lusso.
Il trofeo dei ricchi
La sua rarità, unita a un costo proibitivo, lo trasformò in un vero e proprio trofeo aristocratico, paragonabile ai più esclusivi manufatti di lusso dei nostri tempi, come gli orologi Rolex e le automobili Rolls Royce.
La sua presenza nelle feste d'élite era una dichiarazione tacita di ricchezza e raffinatezza, un fenomeno che riflette la teoria dei beni Veblen, proposta dall'economista Thorstein Veblen, che suggerisce come certi beni aumentino in desiderabilità quanto più il loro prezzo si eleva, diventando simboli di status sociale.
Thorstein Veblen
Thorstein Veblen (1857-1929) fu un economista e sociologo americano di origine norvegese, noto per le sue analisi critiche del capitalismo e della società industriale. La sua opera più famosa, "La teoria della classe agiata" (1899), introduce il concetto di "consumo dimostrativo" e analizza come le classi agiate utilizzino il consumo di beni non per soddisfare bisogni pratici, ma per segnalare status e prestigio.
La teoria dei beni Veblen, derivata dal suo lavoro, suggerisce che alcuni prodotti, definiti appunto beni Veblen, diventano più desiderabili man mano che il loro prezzo aumenta, contrariamente a quanto previsto dalla legge della domanda e dell'offerta. Questi beni servono come simboli di status sociale e ricchezza, e il loro consumo è inteso a dimostrare il successo economico e la distinzione sociale degli individui.
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Tornando agli ananassi
Le cronache dei primi europei che ebbero il privilegio di assaggiare l'ananas, come il cronista spagnolo Gonzalo Fernández de Oviedo y Valdés, ne esaltarono la bellezza e il sapore senza pari, contribuendo a forgiare la sua reputazione come il "re dei frutti".
Questi racconti, insieme agli elogi di figure storiche come re Ferdinando II d'Aragona, alimentarono ulteriormente il mito dell'ananas, elevandolo a oggetto di desiderio tra le élite europee.
L'esclusività dell'ananas raggiunse vette tali che un singolo frutto poteva essere valutato quanto una piccola fortuna, rendendolo accessibile solo a una ristretta cerchia di privilegiati.
Chi non poteva permetterselo lo noleggiava
La sua esposizione durante eventi mondani divenne un'espressione tangibile di lusso e potere, un fenomeno che la storica Francesca Beauman ha efficacemente paragonato al possesso di un lussuoso accessorio firmato Gucci.
L'entusiasmo per l'ananas raggiunse l'apice con l'ascesa al trono britannico di Guglielmo III d’Orange e Maria II Stuart, ferventi appassionati di orticoltura, che contribuirono a rendere l'ananas un simbolo ancora più pregnante di ricchezza e magnificenza.
Questa passione si rifletté anche nell'architettura, come dimostra l'iconica struttura a forma di ananas di Dunmore Park in Scozia, un omaggio duraturo a questo frutto straordinario. La foto che ho scelto è del trofeo di Wimbledon.
Tuttavia, la fine del XVIII secolo segnò un punto di svolta per l'ananas.
Con l'aumento delle importazioni e il miglioramento delle tecniche di conservazione, il frutto divenne più accessibile, e la sua immagine esclusiva iniziò a sbiadire.
Nonostante ciò, l'ananas ha mantenuto un posto d'onore nella cultura e nell'immaginario collettivo, come testimonia la sua presenza nel romanzo "David Copperfield" di Charles Dickens, simbolo di una bellezza che continua a incantare:
Quando avevo abbastanza denaro solevo comprarmi mezza pinta di caffè già fatto e una fetta di pane e burro. Quando non ne avevo, andavo a guardare un negozio di cacciagione in Fleet Street; oppure gironzolavo per tutto il tempo fino al mercato di Covent Garden per contemplare gli ananassi.
La storia dell'ananas, da emblema di lusso inarrivabile a frutto amato da molti, è un viaggio attraverso secoli di fascino e desiderio, un racconto che incapsula l'essenza stessa del prestigio e del consumo dimostrativo.
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