Come antropologo che studia l'interazione tra esseri umani e tecnologia, mi trovo di fronte alla trasformazione più radicale della storia: l'Intelligenza Artificiale Generale (AGI) non è solo un'evoluzione tecnologica, ma una rivoluzione che ridefinirà completamente il nostro contratto sociale.
Il paradosso della produttività infinita
Un recente studio dell'Università di Newcastle dimostra matematicamente quello che molti intuiscono: l'AGI non aumenta semplicemente la produttività umana, la sostituisce completamente. A differenza delle tecnologie del passato, l'AGI opera autonomamente 24/7, senza stipendi o pause.
Dal punto di vista antropologico, questo rappresenta una rottura epocale. Per millenni, il lavoro non è stato solo un mezzo per guadagnare, ma il fondamento dell'identità sociale e della dignità umana. Quando l'AGI può svolgere qualsiasi compito meglio di noi, cosa rimane dell'essere umano produttivo?
La matematica della disoccupazione
Lo studio dimostra che quando l'AGI diventa sufficientemente avanzata, la domanda di lavoro umano crolla verso zero. Non gradualmente, ma in modo esponenziale. Le aziende sceglieranno sempre sistemi che lavorano ininterrottamente, migliorano continuamente e non richiedono compensi.
Come esperto di usabilità, ho sempre creduto che la tecnologia debba servire l'uomo. L'AGI sfida questo principio: non amplifica le capacità umane, le rende obsolete.
L'antropologia del lavoro in crisi
Nella mia esperienza di studio dei comportamenti digitali, ho osservato come le persone sviluppino identità profonde legate al lavoro. Un programmatore non è solo qualcuno che scrive codice: è parte di una cultura professionale. Quando l'AGI programma meglio di qualsiasi umano, non eliminiamo solo un lavoro, distruggiamo un'intera cultura.
Stiamo assistendo a un "genocidio culturale delle professioni": medici, avvocati, consulenti, designer. L'AGI eccelle in tutti questi campi simultaneamente.
Il paradosso del consumo
Se l'AGI produce tutto ma nessuno ha reddito per comprare, l'economia collassa. È come progettare un sito web perfetto che nessuno può permettersi di visitare.
Nel mio lavoro sulla user experience, ho imparato che i sistemi più efficienti tecnicamente spesso falliscono se ignorano i fattori umani. L'AGI rischia di creare il sistema produttivo più efficiente della storia, ma inutilizzabile dalla società che dovrebbe servire.
Riprogettare il contratto sociale
Come designer, so che quando un sistema non funziona, la soluzione è riprogettare il sistema, non costringere gli utenti ad adattarsi. Se l'AGI rende obsoleto il modello economico attuale, dobbiamo riprogettare il modello.
Tre soluzioni emergenti:
1.Reddito di Base Universale: Un'interfaccia tra l'economia AGI e i bisogni umani, ma deve preservare dignità e scopo, non creare "utenti passivi".
2.Proprietà Cooperativa dell'AGI: L'AGI come infrastruttura pubblica, non proprietà privata di pochi. Chi controlla la tecnologia controlla il futuro.
3.Tassazione Progressiva: Redistribuire non solo ricchezza, ma potere. Evitare una nuova aristocrazia tecnologica.
L'urgenza del design
Nel web design, correggere errori dopo l'implementazione costa infinitamente di più che prevenirli. Lo stesso vale per la società: progettare proattivamente la transizione AGI è più facile che reagire alle crisi.
Con l'AGI, la velocità del cambiamento è esponenziale. Non abbiamo decenni come nella Rivoluzione Industriale: forse solo anni.
Riflessioni personali
L'AGI è simultaneamente la più grande opportunità e minaccia dell'umanità. La differenza tra utopia e distopia non è nella tecnologia, ma in come progettiamo le strutture sociali che la governano.
Il rischio non è solo la disoccupazione, ma l'omogeneizzazione dell'esperienza umana. Se sistemi superintelligenti ottimizzano tutto secondo criteri razionali, perdiamo diversità, spontaneità, imperfezione creativa: ciò che ci rende umani.
Un appello all'azione
Come imprenditori e consulenti, siete in prima linea. Le vostre decisioni su come implementare l'AI contribuiranno a determinare il futuro della società. Non si tratta solo di profitti, ma di progettare il futuro dell'umanità.
Quando implementate AI, chiedetevi: come influenzerà la dignità dei dipendenti? Contribuirà alla concentrazione o distribuzione del potere? Che società stiamo costruendo?
La transizione verso l'AGI è inevitabile, ma la forma che prenderà non lo è. Abbiamo ancora possibilità di influenzarla, ma la finestra si sta chiudendo.
Come scrisse Rousseau, il contratto sociale deve essere continuamente rinegoziato. Oggi quella nuova realtà è l'AGI. La domanda non è se dovremo riscrivere il contratto sociale, ma se avremo la saggezza di farlo prima che la crisi ci costringa.
Il futuro non è qualcosa che ci accade: è qualcosa che progettiamo. E il tempo del design è ora.
Riferimenti e approfondimenti
Per chi volesse approfondire gli aspetti tecnici ed economici discussi in questo articolo, consiglio la lettura dello studio originale:
Stiefenhofer, P. (2025). "Artificial General Intelligence and the End of Human Employment: The Need to Renegotiate the Social Contract". Department of Economics, Newcastle University.
Altri testi di riferimento per comprendere le implicazioni antropologiche e sociali dell'intelligenza artificiale:
•Rousseau, J.J. (1762). "Il Contratto Sociale"
•Harari, Y.N. (2017). "Homo Deus: Breve storia del futuro"
•Brynjolfsson, E. & McAfee, A. (2014). "The Second Machine Age"
•Zuboff, S. (2019). "Il capitalismo della sorveglianza”
Agreed. designers, strategists, UX, developers have a huge responsibility to make sure our intelligent interfaces don't undermine our humanity and economics. in my world of experience strategies that is critical to understand. Michael @ uncx.