Prima di tutto, grazie per essere qui anche oggi.
L’azienda del futuro dovrà avere un dna digitale.
Un grande tema contemporaneo riguarda l’innovazione digitale, la green economy, industria 4.0, PNNR e la trasformazione digitale delle imprese. Le imprese sanno di dover innovare per non restare al palo ma c’è molta confusione e poca chiarezza.
Naturalmente noi affrontiamo i temi della comunicazione digitale, che sono trasversali e contribuiscono alla crescita aziendale.
E’ chiaro che chi si occupa di marketing e comunicazione non “opera a cuore aperto salvando vite” ma, se lavora bene, può contribuire significativamente al miglioramento del fatturato delle aziende.
E’ un mestiere semplice, serve a mettere in contatto le persone con quello che le imprese offrono, ma è ricco di insidie.
Il contesto non è dei migliori; da un lato c’è tutto il contesto “tecnico” fatto dai tecnici, gli esperti che con i termini, gli acronimi, le sigle (di cui spesso si approfittano) che spesso non aiutano a comprendere bene le cose.
Dall’altro lato le imprese, immerse in un mercato complicatissimo, piene di aspettative ma spesso ancorate all’interno di modelli di business obsoleti e non aggiornati.
Puntualmente le due parti non si incontrano. Non si parlano, non condividono. Sono su due piani differenti e parlano lingue differenti.
Molti consulenti, agenzie, esperti di marketing non hanno idea di cosa sia la vita in azienda, non hanno di fatto mai condotto aziende, e questo fa la differenza. Perché un conto è conoscere le realtà aziendali dove si fa consulenza, un conto è avere esperienza perché ci si è già trovati a dover governare un’azienda. Sono due cose molto differenti.
Questo genera il primo pregiudizio. Molte imprese non si sentono capite da chi le assiste per la comunicazione e per la comunicazione digitale. Il mondo degli addetti ai lavori ha difficoltà a emergere in un contesto confuso e non riesce facilmente a entrare in contatto con le imprese con le quali vorrebbero collaborare.
E’ un grande caos. In tutto ciò ci sono i nuovi professionisti del digitale che escono da scuola e vorrebbero inserirsi, ma non fanno ancora parte degli addetti ai lavori e non conoscono le imprese. Quindi vedono tutto con una difficoltà immensa, forse come la vedevo io 20 anni fa.
Ma il tempo chiarisce tutto e aiuta a capire come muoversi in un contesto complesso e molto articolato.
Gli imprenditori devono studiare, gli addetti ai lavori devono semplificare. Già questa sarebbe una grandissima e fondamentale forma di innovazione sociale.
Riunire due mondi differenti, costruire un vocabolario comune, condividere e crescere insieme.
Un consulente sa come funziona il mondo online, l’imprenditore sa come funziona il suo business, possono entrambi mettersi insieme e fare un piccolo pezzo di strada insieme.
L’imprenditore deve conoscere queste tematiche. Non è più ammissibile non conoscere e approfondire le regole del digitale.
Questo è l’estratto della puntata di oggi: Imprenditori 4.0 che puoi ascoltare integralmente su Spotify, seguendo questo link
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