Ciao a tutti,
Sono José Compagnone e desidero ringraziarvi uno ad uno per il supporto che state dando al mio progetto. Per me è molto importante sapere che questo progetto è apprezzato e mi spinge ad andare avanti con forza.
Alcuni tra voi riceveranno questa newsletter per la prima volta e voglio spiegare cosa facciamo qui, a cosa serve e perché potrebbe esserti utile quello che leggerai.
Come molti di voi sanno, la mia formazione è da Antropologo Digitale, da circa 20 anni studio le abitudini di navigazione degli utenti online
Come ogni mercoledì approfitto di questa newsletter per lanciare la nuova puntata del podcast di Customer Mindset, disponibile su Spotify, Amazon music, Google ed Apple podcast.
Customer Mindset è un libro che trovi su Amazon e spiega ai professionisti e agli imprenditori il web-marketing cognitivo, cioè come avviare un progetto di comunicazione online che possa produrre risultati rilevanti.
Non è la ricetta per fatturare 1 milione di euro in 24 ore ma è l’approccio multidisciplinare che utilizzo da molti anni per promuovere le mie aziende e quelle dei clienti per i quali lavoriamo. Funziona.
Ora parliamo della puntata del podcast
La puntata di oggi (questa settimana una sola puntata invece di due) è dedicata al potere della scelta degli utenti.
Grazie a questo super-potere della scelta, ogni giorno milioni di prodotti vengono venduti anche online, così come milioni di servizi vengono acquistati.
Un numero sempre maggiore di persone naviga online e utilizza i mezzi digitali per informarsi, per formarsi, per svagarsi e per comprare.
Il web è un punto di contatto fondamentale per gli utenti.
E’ un luogo digitale dove è possibile incontrare le persone e provare a influenzare le scelte, che è il tema principale di Customer Mindset, come racconto nel libro che trovi su Amazon.
Dobbiamo però capire come aiutare gli utenti a scegliere noi e i nostri prodotti e servizi online.
Per questo, nella puntata vi racconterò come è possibile capire e organizzare meglio i contenuti per ottenere consenso, fiducia e maggiori vendite.
I criteri della scelta degli utenti sono: Utilità, esclusività e vantaggio.
Utilità, cioè “se quello che mi stai proponendo non mi sembra utile, allora non ci sarà motivo perché io compri da te”. Cosa risolverò comprando la tua soluzione?
Esclusività: L’esclusività generalmente funziona, e si tratta di quella caratteristica che rende inedito il tuo prodotto o servizio. Se non puoi essere esclusivo sul prodotto o servizio allora potrai sempre innovarlo, migliorando la proposta di vendita, le condizioni di acquisto e generando nuove formule che non esistono sul mercato.
Vantaggio: Che vantaggio avrà l’utente nell’adozione del tuo prodotto o servizio? Cioè riuscirà con il tuo prodotto ad avere un vantaggio? Gli migliorerà la vita? Cosa cambiera? Se non cambia niente allora significherà che non hai sufficienti motivi per riuscire a portare un utente dalla tua parte. In questo caso fermati e rifletti.
Ecco il link alla puntata completa, spero vi sia di ispirazione.
Spunti di riflessione
L’evoluzione umana passa attraverso fasi traumatiche, piacevoli, momenti di comprensione dello stare al mondo e risposte che le persone vogliono trovare, che cercano per dare un significato alla vita e viverla a proprio agio.
Quando qualcosa non è risolto allora come conseguenza cerchiamo di fare qualcosa, qualsiasi cosa per lenire l’inadeguatezza, e per tornare a ripristinare un livello di esistenza appagante.
È una tensione continua orientata verso il cambiamento.
Anche chi desidera il cambiamento spesso resta bloccato in uno stato, questi sono i vincoli “sono paletti” che la nostra mente auto colloca, in risposta al l’educazione ricevuta, ai modi di fare delle comunità di appartenenza, ai ruoli che abbiamo scelto o che abbiamo ereditato.
Guest post sul blog di Raffaele Gaito
Raffaele Gaito ha ospitato un articolo sul suo blog, che si ricollega a una mia costante “provocazione” sull’inefficacia delle Buyer Personas.
Il titolo è “La buyer persona non funziona” questo il link
In questo articolo metto in discussione questa pratica universalmente diffusa che prevede l’idealizzazione del target delle iniziative di comunicazione e la conseguente progettazione su questa “Personas” ideale. A mio avviso lavorare in questo modo è sbagliato nel 90% dei casi e genera dei veri e propri corto-circuiti. Non voglio però svelarvi nulla, troverete le mie motivazioni nel libro e nel post di Raffaele, che ringrazio ancora una volta.
Web Usability 3.0
Avete tutti scaricato una copia gratuita del libro? Se non lo avete ancora fatto, a questo link potrete scaricare questo contenuto Bonus
Il mio libro Web Usability 3.0 è gratuito per tutti gli iscritti a questa lista.
Il Customer Mindset, cioè il “punto di vista dei clienti”
Non esiste un solo Customer Mindset perché gli utenti cambiano e si comportano in modo differente in relazione a ciò che gli occorre, al momento che vivono e sulla base di quello che gli viene offerto dalle aziende o dai professionisti.
Se vi state chiedendo se esistano competenze pregresse per poter apprendere il Customer Mindset, la risposta è no, non esistono competenze pregresse per affrontare questo studio.
Ognuno può sviluppare, a partire da una serie di assunti di base, sviluppare il suo Customer Mindset, cioè le regole da seguire per capire le persone e coinvolgerle online.
Se sei interessato a conoscere i tuoi clienti o i tuoi futuri clienti per comprenderne i bisogni e realizzare campagne, contenuti e siti web che producano risultati concreti, allora ti consiglio di continuare a seguirmi per ascoltare altre riflessioni sul mondo dei consumatori nell’era digitale.
Mi farò vivo mercoledì prossimo con una nuova puntata dedicata agli imprenditori 4.0
Ancora grazie per essere arrivato fino a qui
José